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    Il Genogramma familiare inserisce il profilo individuale del soggetto in una cornice che si articola sulle tre generazioni, fornendo informazioni sulla sua collocazione anagrafica, sulle relazioni familiari, sulla capacità di comunicazione all’interno della famiglia, sui principali eventi biografici e sulle eventuali vicende traumatiche, che possono aver segnato direttamente o indirettamente il soggetto ed i suoi familiari.

    Nella forma più articolata, il modello che per la nostra esperienza si è rivelato il più efficace nella relazione con i pazienti consente, dopo la raccolta delle principali notizie anagrafiche sulle tre generazioni, di riflettere insieme al soggetto sulle somiglianze e le ‘affiliazioni’ psicologiche, sulle principali caratteristiche individuali e sulle specifiche dinamiche relazionali. Si esplora inoltre l’ eventuale presenza di una patologia psichiatrica, comportamenti di abuso di alcol o sostanze e le manifestazioni della coazione a ripetere. Si ripercorrono le risonanze psicologiche delle possibili vicende traumatiche, lutti, o altre vicissitudini particolari della storia familiare.

    L’ elaborazione delle informazioni sulla famiglia ha molteplici radici: la psicologia individuale di Adler aveva evidenziato aspetti determinanti della posizione nella dinamica familiare; la terapia familiare sistemica e la scuola di Palo Alto hanno sviluppato, tra le altre elaborazioni, l’importante concetto di Watzlawick del doppio legame come grave disfunzione della comunicazione familiare; la riflessione sulla terapia familiare strutturale di Minuchin ha studiato le abitudini relazionali della famiglia e le disfunzioni che si creano quando queste diventano stereotipate; la terapia familiare psicoanalitica di Borzomenyi-Nagy valorizza, più che i problemi della comunicazione, quelli delle relazioni transgenerazionali e i concetti di lealtà psicologica, di giustizia, di bilancio dei conti familiari e di genitorializzazione, di mito familiare e di fissità dei ruoli; la psicoterapia transgenerazionale di Anne Ancelin Shutzenberger studia la complementarietà di ruoli, i vissuti di ingiustizia e risentimento e il concetto di aggressività passiva; le recenti elaborazioni di Cesar Liendo sviluppano i concetti di dramma e melodramma e di rapporto tra vittima e vittimizzato